La consulenza psicologica richiede un numero limitato d’incontri (solitamente 1 o 2 incontri) con lo scopo di individuare la problematica della persona che si rivolge allo Psicologo.
Il primo incontro serve per conoscersi, valutare il problema e capire in che modo essere d’aiuto alla persona. In questo modo è infatti possibile condividere un progetto d’intervento, stabilire un obiettivo con cui procedere e dare un’indicazione di massima sui tempi e sulle modalità del lavoro.
La consulenza psicologica può evolvere in un percorso di:
• sostegno psicologico: aiuto e accompagnamento in periodi di vita complessi caratterizzati da disagio e crisi personale;
• Psicoterapia: intervenire sul problema o sintomo specifico, sui significati e contesti relazionali che lo mantengono;
• Counseling: in assenza di un disagio conclamato, la persona chiede un percorso di miglioramento e crescita personale, oppure un aiuto nell’operare una scelta;
L’attività di counseling consiste nell’orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta.
Attualmente il counselor in Italia non è una professione regolamentata e persone senza un’adeguata preparazione si apprestano a praticarla.
Fare counseling con uno psicologo o psicoterapeuta ha diversi vantaggi. La persona ha a disposizione un professionista con una formazione più approfondita data da anni di studi che garantiscono maggiore consapevolezza di ciò che sta facendo. Questo permette un’analisi a più livelli delle problematiche che si appresta ad affrontare.